Fasi di lavorazione
TRAFILATURA DEL FILO
Il filo è l’elemento costituitivo della fune d’acciaio ed è ricavato mediante trafilatura dalla vergella. Attraverso varie operazioni la vergella di un determinato diametro si trasforma, per successive riduzioni, in filo di prestabilite caratteristiche dimensionali e meccaniche.
I fili delle funi sono protetti da una appropriata lubrificazione. Tuttavia le funi per usi marittimi o destinate a lavorare in ambienti aggressivi od esposte alle intemperie hanno i fili protetti con zincatura.
La zincatura viene effettuata con procedimento ad immersione in bagno di zinco fuso.
I fili possono essere zincati dopo l’ultima operazione di trafilatura (zincatura finale) ovvero zincati e successivamente trafilati.
La quantità del rivestimento è espressa dalla massa di zinco per unità di superficie del filo in gr/m2, secondo EN 10264-2. REMER fornisce funi con zincatura:
  • A ZINCATURA PESANTE
  • B ZINCATURA NORMALE
  • AB ZINCATURA INTERMEDIA
TREFOLATURA
È il processo di produzione del trefolo, ossia l’insieme di più fili disposti ad elica attorno ad un’anima centrale costituita da un filo metallico o di fibra tessile naurale o sintetica.
CORDATURA
È il processo di produzione della fune.
L’insieme di più trefoli avvolti attorno ad un’anima tessile o metallica mediante l’operazione di cordatura.
Prima di questa operazione i trefoli sono sottoposti a "PREFORMAZIONE" con lo scopo di conferire loro la forma elicoidale che assumeranno nella formazione finale della fune.
Con la preformazione si acquisiscono i seguenti vantaggi: quando la fune viene tagliata i trefoli non si svolgono e non sono quindi necessarie legature e saldature, migliora il comportamento a fatica della fune, i fili, in caso di rottura, mantengono la loro posizione, sono facilitati il maneggio e l’esecuzione di impalcature, manicottature, ecc.
COMPATTATURA
le funi a trefoli compattati sono particolari tipi di funi realizzate mediante l’impiego di trefoli ad alto coefficiente di riempimento. La compattazione è realizzata mediante una deformazione dei fili costituenti il trefolo all’atto della trefolatura in modo da riempire gran parte dei vuoti esistenti tra filo e filo.
Il risultato di tale operazione conferisce al trefolo una maggiore sezione a parità di diametro ed una superficie esterna uniformemente liscia.
D’altra parte la deformazione dei fili produce una notevole estensione delle mutue superfici di contatto, riducendo le pressioni che si generano tra di essi in esercizio.
La combinazione degli effetti che si manifestano ad opera della compattazione permette quindi l’ottenimento di funi con superiori carichi di rottura, con una maggiore resistenza alla fatica, all’abrasione ed alle pressioni dovute a pulegge a rinvio, tamburi ecc.
PLASTIFICAZIONE
nella gamma delle funi REMER ci sono anche funi con plastificazione interna, ossia un cuscinetto di poliuretano tra trefoli interni e trefoli esterni, che garantisce una minor usura della fune e sigilla l’interno della fune da ossidazioni e sporco.
 
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